Paura

Cos’è la paura

La paura è la percezione più importante di cui è dotato l’essere umano: innesca risposte rapide pronte a fronteggiare situazioni di pericolo.

Eppure, superato un certo limite, può diventare un nemico contro cui combattere.

Essendo la più primitiva tra le nostre emozioni, quando raggiunge i suoi estremi diventa la più concreta e reale delle nostre sensazioni e coinvolge mente e corpo in una sequenza reattiva così rapida da anticipare qualunque pensiero.

Nulla nell’esperienza dell’uomo è forte come la paura” (Nardone 2016, La terapia degli attacchi di panico).

La sua natura pervasiva e totalizzante non rappresenta una condanna dalla quale sia impossibile liberarsi.

Paradossalmente, Il coraggio non esiste: siamo noi a plasmarlo ogni volta che guardiamo in faccia la paura e la trasformiamo in risorsa.

Le principali forme di paura patologica

Attacco di panico

Gli attacchi di panico sono episodi di intensa paura, caratterizzati da sintomi cognitivi e fisici.

L’individuo perde il controllo, prova la sensazione di morire o impazzire e la sua mente è offuscata da pensieri catastrofici. Avverte vertigini, svenimento, sudorazione, tachicardia e tremori, le prime volte erroneamente associati e confusi con gravi patologie cardiache o respiratorie.

Il tentativo di evitare situazioni potenzialmente capaci di innescare tale disturbo e l’inefficace controllo della paura e delle sue manifestazioni, sono le principali soluzioni messe in atto dalla persona, ma portano ad un aggravamento del problema e non alla sua risoluzione.

L’eccesso di controllo fa perdere il controllo.

Il percorso di terapia consiste nell’imparare a gestire la paura con consapevolezza, mediante lo sviluppo di strumenti pratici per fortificare l’autostima e la sicurezza nelle proprie capacità.

Fobia specifica

Per fobia specifica si intende la paura intensa, sproporzionata e duratura maturata verso particolari oggetti e situazioni, che non rappresentano una reale minaccia.

Alcuni esempi tra i più conosciuti: fobie verso animali (ragni, insetti, serpenti); fobie scatenate da situazioni di vita quotidiana (paura degli spazi chiusi, di posti troppo affollati), fobie legate all’ambiente naturale (paura delle altezze, dei temporali, paura del buio)

L’atteggiamento comunemente messo in atto è quello di evitare di trovarsi faccia a faccia con lo stimolo fobico, instaurando così un circolo vizioso che porta all’aggravamento della fobia, che acquisisce così un’intensità sempre maggiore.

Fobia sociale

Tale disturbo è caratterizzato dallo sviluppo di una paura molto forte relativa alla presenza e alla partecipazione dell’individuo a situazioni sociali di vario genere.

Il soggetto si percepisce debole, inadeguato e non all’altezza degli altri ed ha timore di essere giudicato in maniera negativa, sia da parte di persone conosciute come genitori, amici, colleghi di lavoro, sia da parte di sconosciuti o persone incontrate fortuitamente.

Si attiva così un meccanismo di autoprotezione che porta ad evitare tali situazioni di forte disagio, portando a un importante peggioramento del quadro fobico e della qualità della vita.

Nelle persone con disturbo fobico spesso si rileva un eccesso di consapevolezza rispetto al problema e alle sue cause. Denunciano il fatto di aver capito la loro situazione, ma di non essere in grado di fare effettivamente qualcosa di diverso.

Gli stratagemmi terapeutici, attraverso suggestivi escamotage, permettono alla persona di vivere esperienze emozionali correttive, frutto di eventi casuali pianificati dal terapeuta.

Disturbo post traumatico da stress

Nel corso della vita, gli eventi che affrontiamo possono minare il nostro equilibrio.

Episodi di bullismo, abusi sessuali, lutti in famiglia, sono solo alcuni esempi di situazioni che rischiano di intrappolare il soggetto dentro un passato turbolento, di schiacciarlo dal peso dei ricordi, di vincolarlo alla perdita di qualcosa che non tornerà più.

Evitare stimoli associati al trauma, sviluppare sensi di colpa, negare l’evento o al contrario parlarne troppo, sono le soluzioni fai da te più frequentemente messe in atto e sono terreno fertile per ansia, irritabilità, isolamento emotivo, scarsa concentrazione e insonnia.

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