Descrizione
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Il modello di psicoterapia breve strategica
L’approccio breve strategico alla terapia, elaborato da Paul Watzlawick ed evoluto da Giorgio Nardone, ha portato, nell’arco di oltre 25 anni, alla stesura e definizione di protocolli e tecniche formulate per agire sugli aspetti di persistenza individuati alla base delle più conosciute patologie psichiche e comportamentali.
A differenza di altre forme tradizionali di psicoterapia, il modello breve strategico permette l’elaborazione di interventi cuciti sulle caratteristiche specifiche del problema e non basati su teorie sterili e precostituite.
Ogni patologia è considerata un equilibrio disfunzionale da disinnescare e non una malattia biologica da guarire.
Si tratta di un intervento breve, articolato su un numero ridotto di sedute e con l’obiettivo di trovare una soluzione valida al problema esternato dal soggetto.
Oltre a risolvere la situazione di disagio, un percorso di terapia breve strategica ho lo scopo di modificare la percezione che la persona ha del problema stesso e della realtà che lo circonda: una maggiore consapevolezza e il potenziamento dell’autostima innescano un cambiamento concreto e a lungo termine, che “protegge” il soggetto da eventuali ricadute.
Le fasi del percorso di psicoterapia breve strategica
Inquadramento del problema
A partire dal primo incontro, tra terapeuta e paziente si istaura un dialogo di tipo strategico, attraverso il quale viene delineato il problema e individuate “le tentate soluzioni disfunzionali” messe in atto dal soggetto che lo alimentano e aggravano, per passare poi all’applicazione di strategie ad hoc in grado di spezzare l’equilibrio patologico consolidato nel tempo.
Dei veri propri compiti (“prescrizioni”) assegnati dal terapeuta, che il paziente dovrà seguire e mettere in pratica tra una seduta e l’altra.
Ai successivi colloqui saranno valutati gli effetti scaturiti sia dal dialogo terapeutico che dalle nuove soluzioni proposte: questo permette allo specialista di fare un bilancio tra aspetti positivi e quello che non ha funzionato e, di conseguenza, aggiustare la terapia in itinere.
Risoluzione del problema
Il metodo breve strategico porta solitamente alla risoluzione in tempi rapidi del problema. Esistono casi che richiedono un intervento più lungo e altri che si risolvono in minor tempo, ma il vero punta di forza di questo modello sta nel riuscire a produrre cambiamenti significativi in tempi rapidi, anche di fronte a problematiche profonde e radicate da anni.
Citando William Shakespeare “non c’è notte che non veda il giorno”.
Potenziamento e consolidamento del cambiamento
Una volta liberato dalla trappola in cui era caduto, il soggetto ha la necessità di consolidare il nuovo equilibrio raggiunto, per evitare futuri passi falsi e ricadute.
Questa fase è caratterizzata da un progressivo incremento dell’autostima: superato un problema che inizialmente appariva insormontabile, la persona acquista più fiducia in sé stessa, maggiore consapevolezza nei propri mezzi ed elasticità mentale.
Ritorno all’autonomia
Il modello breve strategico ha come scopo ultimo quindi quello di far acquisire autonomia e capacità personali per gestire le sfide e le esperienze della vita quotidiana, senza incorrere nuovamente in disturbi e sintomi patologici.
Risultati di efficacia della psicoterapia breve strategica
Secondo gli studi condotti su un campione di 3640 casi trattati, secondo i parametri internazionali di valutazione, gli esiti positivi di applicazione si attestano sul 88%, con punte del 95% nella risoluzione di disturbi fobici-ossessivi.
È stato inoltre statisticamente dimostrato che la risoluzione del problema si raggiunge mediamente in 7 sedute.
Orari
Lunedì
09:00 – 19:00
Martedì
09:00 – 19:00
Mercoledì
09:00 – 19:00
Giovedì
09:00 – 19:00
Venerdì
09:00 – 17:00
Sabato
Chiuso
Domenica
Chiuso